“C
ome potevano 115
Vescovi, provenienti
da tutte le culture ed i
paesi, trovare colui al quale il
Signore desiderava conferire la mis-
sione di legare e sciogliere.” – si
chiede Joseph Ratzinger, papa
Benedetto XVI, nella Messa di
inizio Pontificato, lo scorso 24
Aprile. “Ancora una volta, noi lo
sapevamo: sapevamo che non siamo
soli, che siamo circondati, condotti e
guidati dagli amici di Dio. Ed ora,
in questo momento, io debole servi-
tore di Dio devo assumere questo
compito inaudito, che realmente su-
pera ogni capacità umana. Come
posso fare questo. Come sarò in gra-
do di farlo. Voi tutti, cari amici,
avete appena invocato l'intera schie-
ra dei santi, rappresentata da alcuni
dei grandi nomi della storia di Dio
con gli uomini. In tal modo, anche
in me si ravviva questa consapevo-
lezza: non sono solo. Non devo por-
tare da solo ciò che in realtà non po-
trei mai portare da solo. La schiera
dei santi di Dio mi protegge, mi so-
stiene e mi porta. E la Vostra pre-
ghiera, cari amici, la Vostra indul-
genza, il Vostro amore, la Vostra fe-
de e la Vostra speranza mi accompa-
gnano”. Sono parole che descri-
vono lo spirito con cui il nuovo
Pontefice ha inteso porsi davanti
ai fedeli accorsi in Piazza San
Pietro e di fronte a tutta la
Chiesa.
E’
lui il 264° successore
dell’apostolo Pietro, è
lui che guiderà la
Chiesa cattolica nei prossimi an-
ni. Nato settantotto anni fa in
una famiglia di agricoltori della
Baviera (Germania), è stato, dal
1981, il prefetto della Congrega-
zione per la Dottrina della Fede.
In passato ha più volte denuncia-
to il problema della secolarizza-
zione e decristianizzazione del-
l'Europa, con una autorevolezza
dottrinale che gli è ampiamente
riconosciuta. Ma già dai primi
momenti successivi alla sua ele-
zione, più che il volto apparente-
mente distaccato del professore
di teologia, si potuto scorgere
“un semplice e umile lavoratore nel-
la vigna del Signore” (come si è
immediatamente definito), un
pontefice esigente ma amorevo-
le, davvero testimone della mise-
ricordia di Dio, che si mette com-
pletamente a disposizione della
sua Chiesa.
“L
a Chiesa è viva, questa è
la meravigliosa espe-
rienza di questi giorni.
Proprio nei tristi giorni della malat-
tia e della morte del Papa questo si è
manifestato in modo meraviglioso ai
nostri occhi: che la Chiesa è viva. E
la Chiesa è giovane – ha voluto sot-
tolineare Papa Ratzinger –. Essa
porta in sè il futuro del mondo e per-
ciò mostra anche a ciascuno di noi la
via verso il futuro. La Chiesa è viva
e noi lo vediamo: noi sperimentiamo
la gioia che il Risorto ha promesso ai
suoi. La Chiesa è viva - essa è viva,
perchè Cristo è vivo, perchè egli è
veramente risorto”.
La Chiesa è definita “giovane”:
si scorge qui un
elemento di
continuità con il
precedente
Pontefice, sotto-
lineato dalla
immediata con-
ferma della sua
presenza alla
prossima Gior-
nata Mondiale
della Gioventù,
la prossima
estate.
Particolarmente
significativa è la
conclusione
della sua prima
omelia domeni-
cale, nel quale ha voluto ripren-
dere il “Non abbiate paura!” di
Giovanni Paolo II.
“Non abbiamo forse tutti in qualche
modo paura – se lasciamo entrare
Cristo totalmente dentro di noi, se ci
apriamo totalmente a lui – paura che
Egli possa portar via qualcosa della
nostra vita. Non abbiamo forse pau-
ra di rinunciare a qualcosa di gran-
de, di unico, che rende la vita così
bella. Non rischiamo di trovarci poi
nell'angustia e privati della libertà.
Ed ancora una volta Giovanni Paolo
II voleva dire: no! chi fa entrare
Cristo, non perde nulla, nulla – as-
solutamente nulla di ciò che rende la
vita libera, bella e grande. No! Solo
in quest'amicizia si spalancano le
porte della vita. Solo in quest'amici-
zia si dischiudono realmente le
grandi potenzialità della condizione
umana. Solo in quest'amicizia noi
sperimentiamo ciò che è bello e ciò
che libera. Così, oggi, io vorrei, con
grande forza e grande convinzione,
a partire dall'esperienza di una lun-
ga vita personale, dire a voi, cari
giovani: non abbiate paura di
Cristo! Egli non toglie nulla, e dona
tutto. Chi si dona a lui, riceve il cen-
tuplo. Sì, aprite, spalancate le porte
a Cristo e troverete la vera vita.
Amen”.
Arrivederci a Colonia, Benedetto
XVI !
Il Vento
Il Papa
2
Tu es Petrus!

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