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Droga per curare dalla droga?
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Giovedì 15 gennaio a Strasburgo il parlamento europeo
stato li lì per cedere alla legalizzazione; di fronte alla forte
opposizione ha preferito rimandare a tempi migliori l'assurda raccomandazione.
In Italia sono d'accordo moltissimi parlamentari e ministri. C'è
anche qualche prete che è quasi d'accordo. Ma qui bisognerebbe fare
un lungo discorso sulle persone. Se questa pazzeria passasse legislativamente
avremmo uno scenario inimmaginabile: un popolo di malati cronici: centinaia
di migliaia di giovani resi zombi per il maldestro tentativo di salvare
la società dei benestanti... Bella cosa, vero? La ricetta
un'altra e l'ho anche sperimentata.
L'ho provata nella comunità Nikodemo negli anni iniziali quando
mi trovai personalmente coinvolto a tempo pieno: 1979-1989 ed un
esperienza che continua. Vi confesso che se il Vescovo accondiscendesse
a sollevarmi dall'incombenza della cura parrocchiale, nonostante la mia
tenera et mi tufferei ancora una volta e a tempo pieno nell'avventura d'amore
verso questi ragazzi afferrati dal demone.
Sono i piccoli del Vangelo verso i quali non dobbiamo difenderci, come
fa la società "civile", bensì" impegnarci senza risparmio
nel soccorso per guarirli a tutti i costi.
Si tratta di malattia e il malato va capito, amato, curato e sanato!
Non per nulla le nostre comunità sono dette "terapeutiche". Prima
di esporvi la mia famosa ricetta vi dirò perché non sono
d'accordo con i governanti, i magistrati o i preti o l'Europa tutta se
pensa di legalizzarla. é pazzesco che in Italia per impedire la
distribuzione di una medicina non nociva e forse anche benefica si sia
fatta una battaglia come da un po' di tempo non si vedeva, mentre per elargire
a spese dello Stato sostanze non solo nocive ma che uccidono come l'eroina
si facciano sponsor le massime autorità politiche con una saccenza
pedagogica che impressiona. A parte il fatto che distribuita l'eroina
(la quale quando non uccide trasforma i ragazzi in ebeti), resteranno pur
sempre sostanze superiori molto più affascinanti e superlative come
l'anfetamina o il crak che incomincia ad uccidere subito dopo la prima
dose...
Allora per vincere la concorrenza delle sostanze a più elevato
contenuto... ci si organizzerà un emporio al completo, magari con
produzione statale o con l'acquisto dai trafficanti? Diversamente a che
servirebbe somministrare l'eroina? La mia terapia la pedagogia cristiana.
Chi più di noi italiani ha a disposizione conoscenze di successi
nel fronte delle battaglie contro la droga come quelle condotte dal volontariato?
Soprattutto del volontariato cattolico... Questi enormi risultati ci impediscono
altre avventure o scorciatoie, anche perché sono conseguiti al prezzo
di indicibili sacrifici e dolore e sono la migliore smentita a chi sostiene
che non ci si può limitare alla repressione... Repressione? Il tossico
un malato. Lo mettiamo nelle camere a gas per toglierlo di mezzo? Invece
lo spacciatore un delinquente. Con questi lo Stato smetta di fallire!
Li reprima pure e senza pietà! In carcere non si va per la droga
ma per i furti e le rapine che sono semmai reati connessi.
La tossicodipendenza un fenomeno che non si combatte con leggi,
nè con "somministrazioni contenute", bensì" offrendo valori
e modelli di vita accattivanti e positivi, a partire dalla scuola. A questa
convinzione si giunge non tanto con dibattiti sotto i riflettori che finiscono
di suscitare nei giovani fragili una curiosità morbosa, quanto piuttosto
andando ad ascoltare i ragazzi e i parenti di chi dentro il dramma,
dove, tra l'altro ci si rende sempre più conto di quanto inutile
e insulsa sia stata la scelta del metadone... Quindi rimboccarsi le maniche
lavorando con loro in silenzio perché i clamori disturbano, e salvare
la vita a questi ragazzi in difficoltà.
I cristiani dovrebbero alzare la loro voce profetica e non limitarsi
a fare i barellieri aprendo lazzaretti un po' più umani di quelli
pubblici! I ragazzi si drogano per le delusioni familiari (l'infedeltà
dei genitori una causa dirompente) o comunque per colmare un vuoto
che hanno dentro di sè. E' il vuoto interiore causato dal Mistero
la vera causa: un vuoto continuamente ed istintivamente rimosso. L'uomo
non sa da dove viene, dove va, perché deve morire, il suo non saperlo
gli crea un'angoscia insopportabile ed egli sente l'esigenza di stordirsi
per non pensare. Nasce qui, in questa esigenza di evasione la storia della
tossicomania. é inutile l'affianco di ammennicoli legislativi, chimici
o ideologici. Occorrono risposte solide, non "ismi".
Non si tratta di reprimere ma di amare da cristiani ed amandoli
li salviamo e ci salviamo anche noi!
Don Paolo Gariglio
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